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Music and Photography n.24: Brian May, Queen e dintorni.

Immagine del redattore: Simona CotzaSimona Cotza

Aggiornamento: 20 lug 2024

Un giorno del lontano 1991 (avevo 14 anni) mi recavo con mia madre e con una sua amica e sua figlia in un negozio di abbigliamento per fare dello shopping. Durante il tragitto in auto la figlia, di circa 20 anni, mi dice: "Hey Simona, hai sentito che è morto Freddie Mercury?" Io a quei tempi non avevo una idea molto chiara di chi fosse… conoscevo alcune canzoni, sapevo riconoscerlo visivamente ma ovviamente il mio vero ascolto dei Queen è nato dopo.

A quei tempi la mia rock band preferita erano i Guns N’ Roses.

Quando è stato fatto il Freddie Mercury Tribute mi trovavo in una villetta vicina al mare a casa di una zia, guardavo in tv ma stavo ascoltando anche la diretta radio, perché volevo registrare tutto sulle musicasette.

Quindi ricordo ancora visivamente alcune scene della performance di Axel Rose nel fare "Bohemian Rapsody" in finale con Elton Jhon. Ma tutto lo show era stato particolarmente emozionante. Inutile dire che sarei voluta essere lì.

Quando avevo circa 16 anni i Queen sono diventati invece la colonna sonora di uno dei periodi più belli della mia vita.


Attualmente il chitarrista Bryan May, nominato cavaliere da Re Carlo III principalmente per il suo contributo alla musica, sebbene sempre aperto alla tecnologia per quanto riguarda ad esempio l’utilizzo degli ologrammi, è invece critico per l’AI e si è dichiarato perplesso per il futuro, dove potrebbe non essere più facile distinguere cosa sia reale da cosa non lo sia.

Nel frattempo è però in programma una tourneè con l’ologramma di Freddie Mercury.

Io penso che una idea alternativa sarebbe quella di fare salire sul palco la versione femminile dei Queen, (chiamandole “Queens” ad esempio) diretta e organizzata sempre da Bryan May e Roger Taylor. O organizzando un nuovo Tribute con vari artisti.


Quanto alla mia classifica di chitarristi non posso ovviamente non citare anche Bryan May, preferisco non aggiungere ulteriori descrizioni, avendolo già presentato come il chitarrista che ha accompagnato assieme a tutta la band, uno dei periodi più felici della mia vita, assieme ai Guns, e quindi lo stesso vale anche per Slash.



Dave Murray e Adrian Smith, le due chitarre ritmiche degli Iron Maiden sono invece stati compagni anche di momenti bui, tristi e difficili, i Metallica invece ci sono stati soprattutto nei momenti più difficili almeno fino circa ai miei 30 anni.


La mia classifica dei chitarristi preferiti, ancora da mettere in ordine, è così aggiornata:

Zakk Wilde, John Petrucci, James Hetfiled, Malmsteeng-Satriani-Santana-David Gilmour, Dave Mustaine, Criss Oliva, Brian May, Slash, Dave Murray, Adrian Smith.


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Suggerimenti e Approfondimenti

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